Le gemelle Bocchino e il Teatro

Danila Liguori

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Hanno la stessa passione, quella per la recitazione. Nate e cresciute all’ombra del Vesuvio, si diplomano presso la Scuola del Teatro Stabile di Napoli fondata da Luca de Filippo e diretta poi da Mariano Rigillo nel 2018. Loro sono le gemelle Clara e Anna Bocchino, attrici partenopee di talento.

E’ Clara a raccontarci come è iniziata la sua passione per la recitazione: “Ricordo sem­pre con pia­ce­re che fac­cio que­sto la­vo­ro per­ché ho avu­to la for­tu­na di in­con­tra­re una mae­stra alle scuo­le ele­men­ta­ri for­mi­da­bi­le, che riu­sci­va a far­ci rea­liz­za­re dei veri e pro­pri spet­ta­co­li: fa­ce­va­mo le pro­ve con una cer­ta se­rie­tà ed io sen­ti­vo che ero pro­prio fe­li­ce. Cre­scen­do, la vita mi ha fat­to di­men­ti­ca­re che da pic­co­la di­ce­vo, in­fat­ti, che vo­le­vo fare l’at­tri­ce da gran­de, fino a quan­do per alcune coin­ci­den­ze as­sur­de sono in­cap­pa­ta nel mio pri­mo la­bo­ra­to­rio di tea­tro, Asy­lum An­tea­tro. Non ap­pe­na misi pie­de lì den­tro sen­tii chia­ra­men­te den­tro di me che era quel­lo il po­sto in cui vo­le­vo tro­var­mi e che non me ne sa­rei mai an­da­ta“. Perché proprio il teatro? “Perché è da lì – dice  Clara – che tutto parte, perché a teatro non si può mentire, è lo specchio della società“.

Così anche Anna: “Mi è sempre piaciuta la recitazione, poi la consacrazione c’è stata con la frequentazione della Scuola del Teatro Stabile di Napoli, lì ho capito che questa sarebbe stata la mia strada“.  Gemelle unite dalla stessa passione ma con due compagnie diverse.

L’una, Clara, fondatrice insieme ad altri colleghi della compagnia Putèca Celidònia: “Ognuno di noi aveva il sogno di diventare un attore o un’attrice. Ci siamo conosciuti alla Scuola del Teatro Stabile di Napoli e lì abbiamo condiviso un percorso lungo tre anni. Quando è finita la scuola abbiamo sentito la necessità di unirci, di avere qualcosa da raccontare insieme“. Nel cuore di Napoli, nel Rione Sanità, si occupano di produzione teatrale, formazione e pedagogia.

Foto dallo spettacolo Umana di Francesca Esposito. Teatro Nudo. (foto di  Francesco Bubu Esposito

L’altra, Anna, fa parte della Piccola Città Teatro, riconosciuta dal Ministero per il secondo anno. “E’ una grande soddisfazione il riconoscimento dal Ministero, noi ci occupiamo di produzione teatrale“.

Un progetto però le lega: quello di tornare a lavorare insieme nel 2025 con la drammaturgia “La voce a te dovuta“. “Si affronta, al di là dei soliti cliché, il tema della donna“, spiega Clara. “E’ uno spettacolo a cui teniamo molto, – conclude Anna – che ci vedrà ancora insieme in scena. Dopo le prime prove aperte in un Festival romano, aspettiamo la messa in scena il prossimo anno“.

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