Il Death Note e la sua inequivocabile sentenza

Gionata Bertolini

Cosa accadrebbe se scrivendo il nome di una persona di cui si conosce il volto su di un quaderno avessimo il potere di farla morire? Il Death Note, potrebbe cambiare il destino del genere umano. Si avrebbe il potere di essere il giudice che regola vita e morte, saremmo elevati allo status di un dio. Questa sarà l’occasione data da uno Shinigami (Termine giapponese che definisce un Dio della Morte) di nome Ryuk al giovane Light Yagami

Brillante studente liceale che entrerà in possesso del quaderno della morte e che imparerà ben presto a padroneggiarne il potere. Inizialmente mosso da nobili intenti come quello di creare un nuovo mondo libero dal male e dai criminali, Light Yagami dovrà però ben presto scontrarsi con il confine sottile tra il concetto di giustizia e quello di smania di potere.

IL DUALISMO TRA BENE E MALE

Death Note
Death Note, Ryuk e Light Yagami

A combattere contro l’avvento di un mondo controllato dal terrore perpetrato da un giudice implacabile e senza scrupoli vi sarà il misterioso detective conosciuto come L.

Il loro duello metterà a nudo la vera natura del genere umano. Infatti, seppur mosso da un proprio forte senso di giustizia, Light Yagami verrà pian piano inghiottito dal fascino del male trasformando il suo ideale in un futuro di terrore e violenza.

Ogni essere umano sogna almeno una volta nella vita di poter avere la possibilità di controllare gli eventi.

Di cambiare il fato influenzando la vita e le azioni di coloro che gli sono accanto. Purtroppo però, come tutti sappiamo, spesso sono proprio le scelte individuali che influenzano quelle collettive.

Dunque si potrebbe davvero creare un mondo ideale scegliendo da soli il destino di molti? La risposta è no. Pur offrendo un potere immenso, il Death Note, dona al suo momentaneo possessore il peso di un destino crudele. Non esiste una vera giustizia, non esiste la possibilità di dominare il corso degli eventi. Non per sempre.

In Death Note, tutte le azioni sono il frutto di un disegno che sfugge all’umana comprensione. Ogni essere umano, attraverso il suo punto di vista, cerca di affermare ed imporre il proprio io credendo che sia sempre la soluzione migliore per il prossimo.

L’INCONTROVERTIBILE ORIZZONTE DEGLI EVENTI 

Sarà il quaderno della morte, nelle vesti di unico depositario di una giustizia che non fa sconti a nessuno a rivelarci infine la verità.

Nonostante il potere, nonostante la ferrea volontà di affermare sè stesso e i propri ideali, non c’è possibilità di sostituirsi al destino. Non vi è possibilità per l’uomo di raggiungere un trono, posto così in alto. L’esistenza resta dunque effimera e legata al caso, una realtà che si rivela solo un miraggio per coloro che sognano un mondo a propria immagine e somiglianza.

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