“Voglio fare uno spettacolo musicale, fresco, divertente, da bere tutto in un sorso per togliersi la sete di svago dell’estate.” Queste le premesse dell’attore partenopeo Maurizio Casagrande, in scena da ieri 6 marzo 2025 al Teatro Cilea di Napoli con “La prova del 9”. Premesse mantenute in uno show-non show, uno spettacolo che è, forse, in realtà una prova dello spettacolo stesso. La cosiddetta prova del 9 che, come già spiegato dall’artista ai microfoni di ENNETI- Notizie Teatrali, “rappresenta in matematica qualcosa di effimero come il teatro“.
LA PROVA DEL 9: IL CAST
Ore 21:05, su il sipario in uno spettacolo ancora tutto da allestire. Strumenti in attesa, insieme a Maurizio Casagrande, con musicisti e cantante che arriveranno alle prove senza nemmeno riconoscere l’artista, pur professandosi ammiratori. E un produttore, interpretato da Bruno Galasso, che non si fida del lavoro dell’attore. Arriva dunque la cantante, Ania Cecilia, che tutto vorrebbe fare tranne che esibirsi al fianco dell’artista. E tenta in tutti i modi di rubargli la scena, sostenuta dal produttore. Infine, dei musicisti, un’orchestra formata da Giuseppe Iervolino, Sergio Dileo e Salvatore Rainone, che non riconoscono con chi stanno lavorando. E che non sembrano particolarmente propensi ad iniziare le prove.
LA DOMANDA
Uno spettacolo nello spettacolo, una prova aperta al pubblico voluta dal produttore per risparmiare il fitto di una sala prove. E da lì il via a una seria di gag, canzoni, momenti esilaranti ma anche di riflessione. Una che decisamente sovrasta le altre: alla fine dello show, abbiamo assistito davvero a una prova o allo spettacolo stesso? Non lo sapremo mai. Del resto, secondo Casagrande che chiosa, “è questo il bello del teatro”.