“Il mio spettacolo? Una novità a teatro, un gioco tra le parti”. A garantire risate, spunti di riflessione e colpi di scena è l’attore Maurizio Casagrande. Nato all’ombra del Vesuvio, con una carriera tra teatro e cinema in costante ascesa, sarà in scena con “La prova del 9” da domani 6 marzo 2025 al Teatro Cilea di Napoli. Sul palco con lui, Ania Cecilia e Bruno Galasso. A completare il cast, un’orchestra formata dai musicisti Giuseppe Iervolino, Sergio Dileo e Salvatore Rainone.
Da domani al Cilea con “La prova del 9”. Di cosa si tratta?
“La mia intenzione è stata quella di fare uno spettacolo musicale, fresco, divertente. Tutto perfetto, tutto possibile, ma si sa, le cose non vanno mai come vorremmo, almeno per me. Un produttore che non si fida del mio lavoro, una cantante che tutto vorrebbe fare tranne che esibirsi al mio fianco, dei musicisti che non hanno neanche capito con chi stanno lavorando. E per quanto io sia convinto che la maggior parte dei complotti non esistono, questa volta dovrò ricredermi”.
Tutte le premesse per uno spettacolo esilarante. Perché proprio “La prova del 9”?
“In matematica la prova del 9 è un qualcosa di fallace, non esatto. E’ un po’ la mia idea di teatro, un qualcosa di imperfetto, ma proprio per questo tanto affascinante. Questo mi sono detto quando ho deciso di portare in scena questa idea, fatta di belle canzoni, di racconti interessanti, di sketch divertenti, di piccoli momenti di riflessione diluiti in una risata. Si tratta di un escamotage per portare in scena tanti momenti di teatro, musica, riflessione. E il tutto in compagnia di bravissimi attori, cantanti e musicisti. E di due personaggi per me imprescindibili”.
Chi sono?
“Ania Cecilia, una bravissima cantante e musicista a 360 gradi che è già al terzo spettacolo con me. Che se in precedentemente ha cantato, scritto le musiche, oggi interpreta la mia antagonista in scena. E Bruno Galasso, bravissimo, molto noto anche per ‘Casa Surace’. In realtà io qui attuo una novità, un gioco delle parti”.
In che senso?
“Nel senso che ho selezionato dei musicisti veri, bravissimi, che si presteranno sul palco come attori. Gli attori saranno i musicisti. E’ una cosa probabilmente mai vista a teatro, mi piace innovare”.
Anche in questo spettacolo fondamentale la componente musicale come anche in “A tu per tre 2.0”. Quanto conta la musica per lei?
“Tanto, io nasco come musicista. Poi il caso mi ha portato verso la recitazione. E’ importante in questo senso avere gli occhi aperti”.
Ci spieghi.
“Nel senso che è bello avere un sogno ma, se poi ti rendi conto che sei portato anche o forse più per altro, bisogna avere il coraggio di rischiare. Per non vivere una vita infelice”.
L’anno scorso tema sostenibilità con “In viaggio con papà”. Ci riproverà a portare un tema di scottante attualità anche nei prossimi spettacoli?
“Ce ne sarebbero tanti in realtà di temi che mi piacerebbe portare a teatro, ma non è sempre facile combinare la risata, che è quello che giustamente la gente si aspetta da me, con temi importanti. L’esigenza primaria deve rimanere quella di far divertire il pubblico, anche portando temi seri. Un equilibrio difficile da ottenere”.
Nel caso appena citato ci è riuscito.
“Per fortuna sì, le repliche stanno avendo un grande e quasi inaspettato successo anche al nord”.
La vedremo anche in tv o al cinema?
“Al cinema sicuramente, ci sono due film in uscita. In tv non saprei, gli show televisivi non sempre mi convincono. Preferisco la ‘caciara organizzata’ del teatro”.